Pocket Sun Cosmetics Milano: bocciato

Mi sento oggi di recensire un prodotto di cui se leggete in rete trovate solo descrizioni entusiastiche, urlate in ogni commento della (sola) pagina FB della Casa produttrice.
Non è un prodotto ecobio, ma non contiene nemmeno ingredienti nocivi o siliconi e petrolati.

Si tratta dell'autoabbronzante più popolare del momento, il POCKET SUN della Cosmetics Milano, presentato come innovativo, l'unico che dia una abbronzatura color nocciola (dunque il più simile a quella naturale, evitando il tipico color aranciato di tutti gli autoabbronzanti).

Premessa doverosa: perchè prendere in considerazione l'autoabbronzante?
Per molti motivi: ci troviamo a scoprirci, causa temperature improvvisamente elevate, e abbiamo il colore di un cadavere ripescato dopo giorni di ammollo nel fiume; perchè semplicemente anche in inverno ci piacciamo un po' più colorite; perchè l'esposizione al sole invecchia la pelle, provoca macchie di accumuli melaninici e rischi per la salute (cancro), rischi questi ultimi molto più elevati con l'utilizzo delle lampade abbronzanti.
Insomma, qualche volta si vuole legittimamente provare a regalarci in pochissimo tempo un velo di abbronzatura in maniera sana: e gli autoabbronzanti sani lo sono, in quanto la colorazione deriva da una reazione meramente superficiale di un derivato dalla canna da zucchero, il diidrossiacetone, o DHA, che reagisce con le cellule più superficiali della nostra pelle.

E fin qui....
Bene: insomma, sentendo tutte le lodi, venerdì 7.4.2017 acquisto entrambe le referenze Cosmetics Milano, appunto il Pocket Sun, viso e corpo: il primo uno spray che consente una nebulizzazione finissima, e il secondo una mousse corpo.
Costo: € 30,00 cadauno, per un totale di 60 €, che dovrebbero garantire almeno 30 applicazioni.
Ragionevole, mi dico.
Prima precisazione: il componente attivo, il diidrossiacetone appunto, non è un brevetto della casa, ma il più comune ingrediente autoabbronzante di ogni prodotto del genere sul mercato, incluse le molte referenze ecobio che ormai il mercato offre.
Il resto, come si può vedere dall'INCI, è contorno.





Bene: seguo pedissequamente le istruzioni (utilizzare il prodotto la sera, dopo doccia e scrub, avendo cura quanto al prodotto corpo di distribuire molto uniformemente su tutta la superficie trattata e, quanto allo spray viso, nebulizzare a distanza di 30 cm, asciugare un po' col phon e poi evitare per entrambi il contatto con l'acqua nelle 4 ore successive).

Al mattino, il responso:

- abbronzatura arancione come con ogni autoabbronzante provato in vita mia (da quelli del supermercato da pochi euro, a quelli di alta profumeria come Dior, Lancome, Helena Rubinstein, Clinique ecc). Non c'è verso: il colore sempre sull'aranciato viene.
- pelle molto secca, probabilmente dovuto alla formulazione. A questo punto, meglio usare i prodotti in crema che se non altro per il supporto in cui è disperso il principio attivo, idratano la pelle.
- colore comunque poco intenso anche con 3 applicazioni di fila (tentate nelle ore successive)

In definitiva, un effetto estremamente innaturale, come con tutti gli altri autoabbronzanti. E come quelli provati in precedenza, anche questo finirà nella spazzatura intero. 60 € buttati.

PS: essendomi permessa di recensire sulla pagina FB della Cosmetics Milano, in maniera estremamente sobria e moderata, che appunto non mi ero trovata bene e che per me il prodotto era identico a tutti gli altri in commercio, mi sono trovata dopo pochi minuti eliminato il commento e bloccata. Per carità, va benissimo: ma forse allora mi spiego come mai solo commenti entusiastici. E ribadisco e preciso che mi ero espressa con modi assolutamente low profile e rispettosi.
Voto finale: 4/5

Commenti

  1. Grazie mille per la recensione, almeno si evitano delusioni o cmq aspettative elevate.

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